Dalla natura quale nutrimento... ...per il corpo e per l'anima

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Savona | LE RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO

Dalla natura quale nutrimento...
...per il corpo e per l'anima

Ricordiamo l’albero del sicomoro dove Zaccheo, a causa della folla, vi era salito per vedere Gesù, il melo e il fico del giardino dell’Eden, il frutto del melo fu causa del peccato di Adamo ed Eva...

di Vincenzo Punzo

Natura
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DALLA NATURA QUALE NUTRIMENTO PER IL CORPO E PER L’ANIMA

Fra le piante che vi sono in natura, sia di piccolo o di grande fusto, molte di esse hanno avuto e hanno un ruolo importante nei racconti biblici.

Ricordiamo l’albero del sicomoro dove Zaccheo, a causa della folla, vi era salito per vedere Gesù, il melo e il fico del giardino dell’Eden, il frutto del melo fu causa del peccato di Adamo ed Eva e le foglie del fico servirono per coprire le loro nudità, l’olmo dove Gesù si riparava dalla calura, gli alberi del roveto ardente che ardevano ma non si consumavano, i moltissimi alberi utilizzati per costruire l’arca di Noè (125 metri per 60), l’albero di ulivo, nell’orto degli ulivi, dove Gesù pregava. Come non citare poi l’entrata trionfante di Gesù a Gerusalemme, la Domenica delle Palme, con rami di ulivo e palme in segno di vittoria e di pace, la stessa colomba, nel rientrare nell’arca di Noè, portava un ramoscello di ulivo nel becco come auspicio che il diluvio volgesse a termine.

La natura ci offre un’infinità di materie prime, in particolare per il nutrimento del nostro corpo, ma i testi biblici ci presentano altri alimenti che sono fecondi per l’anima: le olive, il vino, le spighe di grano.

Dalle olive si ricava l’olio, che in greco si chiama crisma, questo olio viene benedetto dal vescovo nella celebrazione della messa crismale il mercoledì santo, non è un sacramentale, neanche un sacramento, viene utilizzato dai vescovi e sacerdoti in funzione del loro ministero nel consacrare sacerdoti, vescovi per il rito battesimale. Inoltre, viene usato come olio dei catecumeni, come unzione non solo degli infermi, e infine per tutte le benedizioni particolari. Il vino, ricavato dall’uva, e la farina, ricavata dalla spiga di grano, come particole, vengono consacrati dal sacerdote e diventano corpo e sangue di Gesù e nutrimento per la nostra anima.

Nella natura divina niente si compra e nulla si paga … ma allora come può arrivare tanta grazia alle nostre diocesi e parrocchie?

Ogni anno vi è una regione italiana preposta a regalare un quantitativo di olio alla diocesi di Roma, per il fabbisogno liturgico e per le famiglie bisognose.

Nelle diocesi più piccole, come ad esempio la nostra di Savona, ogni anno si propone o una cooperativa oleificia o un produttore privato che offrono una modesta quantità di olio sempre per uso liturgico.

La grazia di Dio produce altrettanta grazia per il corpo e per l’anima.

Vincenzo Punzo

Savona, 30 settembre 2021

Venerdì 1 ottobre 2021

© Riproduzione riservata

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