Varazze | SCENA ARTISTICA
Mostra collettiva di pittura, scultura ed intarmosaico con interessanti proposte al pubblico
di Antonio Rossello
Lunedì 10 dicembre 2018 a Varazze, nella Gallery Malocello, di via Malocello n. 37, è stata allestita e inaugurata la mostra collettiva di pittura, scultura ed intarmosaico, organizzata dall’Associazione Artisti Varazzesi, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura.
Artisti partecipanti: Carla Daneluzzi, Caterina Galleano, Demj Canepa, Eurosia Elefanti, Germana Corno, Grazia Genta, Mariarosa Pignone, Paola Defilippi, Rosa Brocato, Angelino Vaghi, Corrado Cacciaguerra, Corrado Giampaolo, Ennio Bianchi, Mario Ghiglione.
All’inaugurazione dell’esposizione che resterà aperta fino al 6 gennaio 2019, visitabile dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, oltre ai soci del Gruppo Artisti Varazzesi sono intervenuti i poeti Mario Traversi e Fausto Naso i quali, dopo la presentazione della tradizionale mostra di Natale da parte di Corrado Cacciaguerra, Presidente del locale sodalizio culturale, e prima del ricco rinfresco e brindisi di auguri per le imminenti festività, hanno letto ai presenti alcune loro poesie.
Iniziativa decisamente apprezzata dai presenti che hanno lungamente applaudito i due poeti, invitandoli a ripeterla in occasione di future inaugurazioni di mostre presso la galleria intitolata al navigatore varazzino, Lanzarotto Malocello, che ad inizio del XIV secolo scoprì l’Arcipelago Canario e diede il proprio nome all’isola di Lanzarote.
Ecco due poesie scelte tra quelle lette al pubblico presente nella Gallery Malocello:
Occhi - Il silenzio dell'anima - di Fausto Naso
Lo sguardo del silenzio
è profondo,
intenso,
pieno di stupore,
carico di innocenza,
di bellezza,
di pace,
di grande dignità
ardente d'amore.
La bellezza
non è nelle cose,
è dentro di noi,
nei nostri occhi.
Gente de rivëa - di Mario Traversi
Pescoèi e naveganti, villaen cieghè a sappâ e quande a l’ëa bäzinn-a partì pe emigrâ.
Sta taera coscì bella doveila salûâ perché a no poreiva dâ a tûtti da mangiâ.
Gente de rivëa, osse sciappè da-o sô, in mâ e ascì in taera lòuâvi comme mû.
Gente de rivëa, anciöe sotto sâ, strosciae per cheugge oive, stracoae ‘n scë tûtti i mâ.
O gente de rivëa, gh’ëa poco da scialâ: ëan tempi de misëia, son tempi da scordâ, …ma ascì da ricordâ a chi, co-a spûssa a-o naso, l’e bon solo a sgreiâ.
Mercoledì 12 dicembre 2018