Savona | ASSOCIAZIONISMO
Il Presidente Ottonello illustra la «Mostra Permanente delle scienze Nautiche», ospite d’onore Maria Scarfì Cirone che riverdisce i fasti di Albisola, «la piccola Atene»
di Antonio Rossello
L'Andrea Doria, storico transatlantico orgoglio e vanto della marineria italiana tornato recentemente in tutto il suo splendore nel modellino restaurato in dotazione alla «Mostra Permanente delle scienze Nautiche», all'ultimo piano dell'Istituto di via Caboto, ha fatto da cornice all’incontro per i tradizionali auguri di Natale per i soci dell'associazione «Amici del Nautico» di Savona e del Centro culturale «Il Cenacolo degli Artisti» di Albisola Superiore, avvenuto nella serata di martedì 18 dicembre. In ulteriore presenza di numerosi esponenti della società civile locale e di cittadini, nel salone del liceo Classico, sede associativa e della mostra, Francesco Ottonello, presidente di entrambe le associazioni convenute, che formano di fatto un raggruppamento nato su una comunità di intenti, ha rivolto gli auguri e fatto un bilancio delle attività sociali. La «Mostra Permanente delle scienze Nautiche» occupa tutto l'ultimo piano di quello che, fino a qualche anno addietro, era lo storico Istituto tecnico nautico Leon Pancaldo, ed è gestito dall'associazione «Amici del Nautico», insieme ad un team di modellisti e agli studenti del «Ferraris Pancaldo», per puro volontariato, senza contributi pubblici, e meriterebbe una maggiore attenzione da parte delle amministrazioni locali, anche ai fini di una più ampia conoscenza e fruizione da parte della collettività. Ha quindi introdotto, quale ospite d'onore, l’inossidabile scrittrice e filmaker, Maria Scarfì Cirone, vicepresidente e leader indiscussa del Centro culturale «il Cenacolo degli Artisti», una compagine fondata dopo la recente scissione da «La Casa delle Arti», accompagnata dal Tesoriere, Gaetano Colletti, già noto barman dei locali rivieraschi, ora attivista del «Movimento del Cursillo di Cristianità» della Diocesi di Savona e Noli e del «Club delle 500» di Garlenda, contraddistinguendosi per spirito propulsivo. Maria Scarfì Cirone ha sottolineato che il suo sodalizio ha la finalità precipua di testimoniare un momento importante degli sviluppi della ceramica nell'arte contemporanea, nell'epopea di Albisola, assurta a capitale internazionale dell'arte, grazie alla presenza di alcuni dei più grandi protagonisti della scena artistica, in particolare nel secondo dopoguerra. Con un proposito dal palese sapore di amarcord e, soprattutto, gradevole a un certo tipo di pubblico più attempato e intellettualmente qualificato, l’idea è scaturita da prezioso filmato: «Il Cenacolo degli Artisti». Un documentario dei primi anni ’70, realizzato proprio da Maria Scarfì e Pino Cirone, suo compianto consorte. Esso è dedicato ai protagonisti della cultura albisolese del secondo dopoguerra: Lucio Fontana, Asger Jorn, Giuseppe Capogrossi, Emilio Scanavino, Wifredo Lam, Nino Strada Tullio d’Albisola, Esa d’Albisola, Milena Milani, Eliseo Salino, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Franco Assetto, Emanuele Luzzati e molti altri artisti, che hanno vissuto stagioni memorabili in compagnia anche di poeti, scrittori e critici d’arte come Salvatore Quasimodo, Camillo Sbarbaro, Angelo Barile, Milena Milani, grande in ogni genere di espressione artistica, ed il suo compagno Carlo Cardazzo celebre mercante d'arte del Novecento nel mondo. Un cenacolo che ben rappresenta le diverse correnti del Novecento: dal Futurismo all’Astrattismo, dallo Spazialismo al Surrealismo, dal Simbolismo alla Pop Art. L’omonima opera di Virio, immortala il momento topico di una serata, tra le tante, in cui i suddetti artisti, pittori, scultori, ceramisti, critici, e letterati, si ritrovarono insieme accumunati dall’amicizia, dall’arte, dalla gioia di sperimentare e condividere. Grandi artisti di fama internazionale, che, frequentando Albisola, la resero importante e conosciuta nel mondo. Le fornaci, sparse tra il mare ed i caruggi, pullulavano di decine di pittori, scultori e ceramisti, i quali, con la terracotta ed i suoi smalti, esprimevano il proprio estro. E così, Albisola diventò la piccola Atene, nell’invenzione letteraria di Milena Milani che riassume tutto il concetto di cosa fu la piccola cittadina ligure tra la metà degli anni ‘40 alla data del dipinto di Virio da Savona, il 1970, …e cosa è ancora oggi, nella commemorazione di un fastoso passato, forse a tratti velata di nostalgia anacronistica e velleitaria, che anima i soci e simpatizzanti del neocostituito sodalizio.
Mercoledì 19 dicembre 2018