Savona | Le RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO: - Il sentiero della vita -
Chi mai pensava di cambiare vita, volevo fare solo un’esperienza di vita dal sud al nord Italia come tanti dei miei coetanei, detto…fatto. Quel treno partito da Napoli decise di fare capolinea al centro delle due Ligurie...
di Vincenzo Punzo
IL SENTIERO DELLA VITA
-Tracciare una strada per un futuro migliore, credere in se stessi e da non lamentarsi mai-.
Vorrei iniziare con un pensiero del poeta Ralph Waldo Emerson: -Non andare dove sembra portare la strada, va invece dove non c’è strada e traccia un sentiero-.
Chi mai pensava di cambiare vita, volevo fare solo un’esperienza di vita dal sud al nord Italia come tanti dei miei coetanei, detto…fatto. Quel treno partito da Napoli decise di fare capolinea al centro delle due Ligurie quella di levante e quella di ponente, Io giovane ventenne in cerca di nuove conoscenze e di lavoro, anche se mesi prima avevo firmato un contratto di lavoro come agente di polizia privata nella città di Savona. Da ciò ne uscì un’esperienza positiva e fu l’inizio di un percorso non solo professionale. La divisa, la pistola, le responsabilità che crescevano con vigore, stimolato dalla volontà e dagli insegnamenti dei miei superiori. I primi mesi trascorsi in Liguria sono diventati un affascinante viaggio senza neanche immaginare cosa sarebbe scaturito se avessi deciso di ritornare sui miei passi, nella mia città natale.
Mai mi sarei aspettato che mi avrebbe aiutato anche a capire il paradosso tra nord e sud d’Italia che ha spinto molti giovani a migliorarsi non solo economicamente altrove, abbinare competenze e conoscenze diverse permettendomi presto di capire di avere qualcosa in più, e non meno rispetto agli altri. Proprio grazie a questa mia caparbietà che, dopo 8 anni, avvenne il salto di qualità alle dipendenze di Enel sempre in veste di addetto al controllo (in forma diversa), ma la chiave di tanto successo è stato proprio quel qualcosa in più nascosto dentro di me.
A maggior ragione quando il poeta afferma -dove non c’è strada, ma solo un’impervia foresta, allora traccia un sentiero per poter camminare-. Attenzione… camminare non vuol dire solo muovere i piedi, spesso un piede messo male ti può cambiare l’esistenza, ma tutto è racchiuso nel verbo tracciare. La storia è piena di personaggi e non che hanno coltivato questo metodo, esempio il solco tracciato dai due fratelli Romolo e Remo per costruire la prima città di Roma chiamata Albalonga, il sentiero della terra promessa percorso da Abramo, lo stesso significato della parola sinodo che ci invita a camminare … insieme. E che dire di quell’italiano che ha progettato il -ruscello-, tracciato poi con pala e picco, e dopo 40 anni la natura ha fatto il suo corso, oggi è il Canale di Suez: un canale navigabile con 17 giorni di anticipo sulla navigazione.
Ma quel sentiero tracciato da noi emigranti e non solo, ha veramente qualcosa in più. Credo che l’uomo non necessiti di leggere la storia dei popoli, la storia siamo noi, con la libertà conquistata su ogni piccolo tracciato costruito da noi; da me, per raggiungere gli obiettivi prefissati: serenità, stabilità economica e dignità.
E come la vita è piena di sorprese, spesso a deluderci è proprio quel sentiero tracciato con amore, ma il vero fallimento non è quando ce lo troviamo davanti, è quando manca il coraggio, la speranza di mettersi in gioco con la vita e con se stessi.
In queste poche righe è prevalso più il riepilogo dell’esperienza personale che il riepilogo di quest'anno 2018. Per quest’ultimo, mi impegno a ritornarvi con un capitolo a parte. Questo è solo un insieme di auguri e di speranza alle nuove generazioni.
-Molti oggi parlano dei giovani; ma non molti parlano ai giovani-.
(Paolo VI)
Vincenzo Punzo
Savona, Marzo 2018
Martedì 19 marzo 2019