Intervista a Caterina Massa – ceramista | scultrice | pittrice
Caterina Massa, non produce meramente pezzi in ceramica. Perpetua un suo rito originale e creativo, imprimendo, nella più malleabile delle materie, la moderabile forza della pace,...
di Antonio Rossello
«Caterina Massa, non produce meramente pezzi in ceramica. Perpetua un suo rito originale e creativo, imprimendo, nella più malleabile delle materie, la moderabile forza della pace, dell’armonioso equilibrio tra anima e corpo, tra cielo e terra, tra distanze siderali e vicinanze sensoriali. Svincolandosi da un banale processo imitativo, ha esplorato forme geometriche primitive, non del tutto seriali, ma originalissime e colorate, simbolo di uno stato d’animo aperto a tutti gli stimoli oggettivi filtrati dal sentire dell’artista, per addivenire a ragnatele cromatiche astratte di, tutti suoi, colori e tonalità. La ceramica Raku si forgia tra le sue mani, tra di esse vive. Sono loro, non gli stampi, che le danno forma e consistenza. Un magma che passa attraverso il fuoco, per magnificarsi e consolidarsi, ben oltre la parte ornamentale, non disperso o sostituito. Affinché diventino tutte nostre, condivise emotivamente, prima ancora che intellettualmente, espressioni che prendono il sopravvento sulla realtà conosciuta. Antonio Rossello (2019)»
Intervista a Caterina Massa – ceramista | scultrice | pittrice. Il suo mondo raccontato attraverso l’arte.
Caterina Massa – Classe '46 e una laurea in Lettere. Un amore grande per l'arte. Opere che esprimono il suo stato d'animo.
L’artista attualmente espone con una sua personale nel noto spazio di Pozzo Garitta, 32 di Albissola Marina (SV), visitabile fino al 16 giugno dalle 17,30 alle 22,00.
Il suo sito ufficiale: http://www.caterinamassa.it/index.php/critica
Intervista
Caterina come preferisci definirti? Parlaci di te, dei tuoi inizi e del tuo talento.
Sono cresciuta in un ambiente ricco di stimoli artistici. La mia formazione umanistica mi ha consentito di approfondire una visione storico-letteraria e una naturale tendenza alla riflessione. Mi sono sempre dedicata con passione allo studio della storia dell'arte avvertendo per questa un'innata predisposizione che mi ha portato ad esprimere le mie sensazioni ed emozioni attraverso le mie opere.
Dalla pittura, alla scultura, alla ceramica. Cosa rappresenta questa transizione? Cosa ha ispirato le tue scelte nei vari periodi?
Il passaggio (dalla pittura alla ceramica) non è stato graduale, infatti come mi sono accostata al mondo della materia ho tralasciato la pittura, non per scelta ma come fatto naturale e spontaneo. Diciamo che la creta mi ha “stregata”. Infatti, dopo un periodo figurativo-geometrico i miei lavori maturano in una fase più essenziale fino a diventare astratta; fase attraverso cui appare anche un profondo interesse per la materia. Ho percorso diversi tragitti dalla pittura monocromatica alla ceramica. Tra le tante esperienze che ho vissuto e le molte discipline che ho praticato, attualmente quindi prediligo la ceramica, la scultura e il bassorilievo, perché nella loro plasticità riesco ad essere meno ancorata ai metodi classici. Tutto ciò si muove in due direzioni da un lato la ricerca, dettata dalla mia curiosità, che mi offre molteplici chiavi di lettura dall'altro il processo creativo che segue la mia ispirazione interiore e che prende forma in lavori continuamente diversi che emergono dalla plasticità dell'oggetto e della materia.
Qual è lo scopo della tua arte? Perché vuoi dar vita a alle tue realizzazioni?
Non c'è uno scopo vero e proprio né di emergere né di produrre per realizzarmi; ma solo di esprimere con la continua ricerca di tecniche e colori la mia evoluzione interiore che mi fa sentire libera. Mi piace eseguire opere in libertà perché questa è alla base di ogni tipo di espressione artistica.
Quanto parlano di te le tue opere? Esperienze, ricordi, nostalgia di un passato che non si deve dimenticare. I tuoi oggetti quali emozioni vogliono trasmettere?
Le mie opere sono l'espressione della mia personalità ma non ho nostalgia di quanto già fatto in passato perché cerco sempre nuove ispirazioni guardando al futuro.
I tuoi progetti futuri?
Il mio progetto per il futuro è di continuare con la ceramica raku esplorandone le sue diverse tipicità (raku nudo, dolce multicolore) e migliorarne la qualità.
All’Arte dovrebbe anche appartenere l’obiettivo etico ed estetico quello di scovare e mettere in luce giovani talenti ed artisti che credono nelle proprie idee. Cosa consigli a chi, come te, ha deciso di investire la propria vita nella creatività?
Consiglio ai giovani di provare ogni tipo di espressione artistica finché non troveranno quella più consona alla propria personalità quindi approfondendola attraverso la ricerca e la creatività potranno raggiungere i loro obiettivi.
La mia attività espositiva è iniziata nel ’90 con pittura di tipo figurativo, per passare poi alla ceramica. I miei percorsi artistici sono sempre stati dettati dalla curiosità di conoscere tutto quello che la materia può esprimere. Sono così giunta ad una -composizione geometrica- costituita da linee curve o rette in cui gli spazi sono sempre stati ricchi di colore.
La mia materia prediletta è la creta per le trasformazioni che suggerisce.
L’ideazione, la manualità, la creazione delle opere si completa nella magica tecnica del raku, da me usata per la decorazione e la cottura; dove casualità e raziocinio si intrecciano.
Queste sono le chiavi di lettura della mia produzione, uniti ad un continuo approfondimento delle tecniche e dei colori. Dai miei lavori nascono opere come -Riflessi- che pur legati ad elementi realistici volgono in direzione geometrico-astratta. Successivamente si delineano -Top model-, corpi femminili stilizzati; per lasciare poi spazio ad una serie di composizioni ispirate agli -Strumenti musicali-, alle -Bottiglie- e in particolare alle -Trottole-.
Venerdì 7 giugno 2019