Savona | LE RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO
Pur essendo estraneo a questa storia, nata grazie a sei amici del quartiere in visita alla fiera di Cuneo, essa mi ha coinvolto in prima persona e, per la sua particolarità, si è voluto coinvolgere anche tutto il quartiere
di Vincenzo Punzo
LA STORIA DI UN PICCOLO ASINELLO
Savona 2013
Pur essendo estraneo a questa storia, nata grazie a sei amici del quartiere in visita alla fiera di Cuneo, essa mi ha coinvolto in prima persona e, per la sua particolarità, si è voluto coinvolgere anche tutto il quartiere. A me il piacevole compito, con i sei amici, di organizzare l’evento.
Il protagonista della storia in questione è un piccolo asinello di due anni, tutto si è svolto nei giardini di Zinola, dove si chiedeva anche la sua benedizione, che ho potuto dare grazie al permesso conferitomi dal mio parroco, assente per una breve missione in Albania, in quando sono Ministro della Comunione. È stata fondamentale la collaborazione, soprattutto nel momento della preghiera, della signora Laura, in quanto lei è già autrice e conduttrice di gruppi di preghiera.
Programma di sabato 14 settembre 2013
ore 9,30 accoglienza del piccolo asinello proveniente di Mondovì
ore 14,30 testimonianza dei sei amici
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Alcuni interventi dei circa 200 bambini presenti
Momento di preghiera e benedizione, a seguire momento di convivialità con tipici dolci di Zinola per circa 400 persone
Al termine foto con l’asinello, prima di tornare nella sua nuova dimora.
Questo evento un pò insolito ha avuto seguito anche dai mezzi di comunicazione come La Stampa, Il Secolo e dal giornalino parrocchiale di Zinola Il Melograno, in cui, a descrivere questo evento è la Professoressa Vanda Noceto:
Pinin l’asinello, storia a lieto fine
Sabato 14 settembre chi fosse capitato per caso ai giardini di Zinola o nei loro dintorni avrebbe certamente pensato che si stesse festeggiando la festa patronale: tanta infatti era la gente che affollava il prato e le strade adiacenti; a farla da padrone erano i bambini di tutte le età. Salvo poi scoprire che la festa c’era veramente, ma il festeggiato era un asino, o meglio un asinello destinato al macello e così salvato da morte certa da Mario, Pino, Rocco, Gigio, Nino e Giorgio. I sei amici, impietositi dal triste destino che attendeva l’animale, hanno deciso di -riscattarlo- e di adottarlo.
L’idea vincente è stata quella di rendere pubblico l’arrivo a Zinola dell’asino e invitare tutti i bambini alla festa di benvenuto. Il sacro e il profano nella festa si sono uniti e mescolati: alla benedizione è seguita la merenda e alla fine Pinin (questo è ora il suo nome tipicamente ligure) è salito sul furgone che lo ha portato a Tiassano nella sua nuova residenza.
Ecco come una qualunque giornata di fine estate può diventare una bella giornata, un’esperienza educativa per grandi e piccoli. Un avvenimento da nulla ha vivacizzato un paese -dove non succede mai niente-: pensare che basta veramente poco, non occorrono soldi o grandi mezzi, per creare un evento che smuova e accontenti i bambini, soprattutto, ma anche tutti gli abitanti del borgo.
Il piccolo Pinin gode attualmente di ottima salute e vive in compagnia di altri asinelli sulle colline di Spotorno.
Vincenzo Punzo
Martedì 11 giugno 2019