Savona | LE RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO
La nostra vita è suddivisa in tre fasi: il concepimento, la nascita e il ritorno alla casa del Padre, queste fasi non sempre sono distanziate fra di loro, tutto secondo il nostro destino
di Vincenzo Punzo
UNA BREVISSIMA RIFLESSIONE SULLA NOSTRA ESISTENZA
La nostra vita è suddivisa in tre fasi: il concepimento, la nascita e il ritorno alla casa del Padre, queste fasi non sempre sono distanziate fra di loro, tutto secondo il nostro destino. La prima fase è un disegno di Dio che si realizza dal frutto di un atto d’amore fra due persone, maschio e femmina, esso si concretizza con la nascita e la crescita di diversi embrioni che danno vita ad una creatura nel pancione della donna che diventerà madre; come prima dimora non ci si può lamentare, nutrimento in abbondanza al ritmo armonioso dei battiti del cuore della mamma. Per un ciclo della natura, dopo nove mesi di gestazione nella pancia di mamma, quella creatura, ormai grandicella, senza nessun preavviso viene proiettata su di un pianeta del tutto sconosciuto che, piano piano, scopriamo merita essere esplorato in ogni sua parte. Siamo già alla nostra seconda dimora, che anche se si presenta affascinante tanto da affezionarcisi, forse fin troppo, abbiamo la certezza che ci sarà una terza ed ultima dimora. D’altronde se le due dimore precedenti si sono rivelate così importanti e positive, perchè temere tanto per quest’ultima!
Noi siamo i soli soggetti di un grande mistero che ci pone al centro dell’attenzione al di là delle nostre scelte, la vita è una, a noi la scelta, del bene o del male, poi ci aspetta un traguardo finale, e a quel punto credo che sarebbe troppo tardi recuperare tanta misericordia di Dio da noi sprecata. La nostra realtà è fatta di una presenza umana fatta di diritti e doveri al di là degli anni anagrafici.
La nostra esistenza non ci coinvolge solo con il divino e con i nostri genitori, siamo intrinsechi con il nostro albero genealogico più ampio, in primis siamo figli, sposi, genitori, padri, nonni, bisnonni, fratelli, cugini, zii e nipoti.
E proprio su questi ultimi vorrei porre la mia attenzione. Fra zii e nipoti esiste un legame diverso da quello con gli altri componenti della famiglia; pur nel rispetto reciproco prende sempre più forma una sana e duratura amicizia, unita da un pizzico di confidenza dovuta a varie circostanze, in primis la vicinanza degli anni anagrafici, lo zio si sente più giovane e il nipote più maturo, inoltre le loro storie, anche quelle di culture diverse, sono quasi … simili. E qui nasce il confronto di crescita tra zio e nipote, il nipote dovrebbe sposare appieno la saggezza dello zio, anche se a volte è una ricerca faticosa, lo zio può ritenersi fortunato di avere una guida così importante sia sul piano affettivo che culturale.
Per non passare da ingenuo, vorrei concludere questa mia riflessione dicendo che sono cosciente che oggi vi sono realtà ben diverse da quelle espresse, ad esse va tutta la mia considerazione, dico solo che non fanno parte dei miei pensieri…È per questo che non mancano i buoni motivo per sentirmi una persona fortunata, sia nella vita che come zio.
Martedì 2 luglio 2019