Savona | LE RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO
Oggi siamo in compagnia di una guida speciale: Alice, che ci conduce nel paese delle meraviglie
di Vincenzo Punzo
ALICE E IL PICCOLO VINCENZO
Oggi siamo in compagnia di una guida speciale: Alice, che ci conduce nel paese delle meraviglie.
-Ciao a tutti, sono Alice, fiera di portarvi anche da adulti nel paese a me molto caro, quello delle meraviglie. Ricordo molti dei vostri volti da bambini, tranne di uno di voi, per il quale, per motivi di privacy, preferisco utilizzare un nome di fantasia: Vincenzo. In questi anni siamo cresciuti in età, fisico, sapienza e intelligenza. Però io continuo a stupire generazioni di bambini facendoli sognare, immaginare e sperare con tutto l’amore che serbo per loro. Vorrei porre la mia e la vostra attenzione proprio su Vincenzo: era un bambino piccolo e indifeso e fu proprio questo a stupirmi; dai suoi racconti mi diceva che neanche il paese delle meraviglie gli aveva permesso di sognare, oggi quel bambino è qui con i suoi settant’anni e con un fisico……! !! !! ! E con i suoi segreti di longevità! -.
-Carissima Alice mi lusinga il fatto che dopo tanti anni ti sei ricordata di me, rivivendo le stesse emozioni di allora e di aver scoperto i segreti della mia longevità. Non capita tutti i giorni di aprire il mio cuore e parlare di cose strettamente personali, ma consentimi di rimanere con lo pseudonimo di Vincenzo quando ricordo che ad un bambino come me non è stato neanche permesso di sognare, cosa tanto cara ai bambini. Ritengo che l’unica alternativa non è ricevere un regalo per strapparci un sorrido, i regali in genere sono sempre compromessi dettati da una certa economia di scambio. Mentre tu Alice, con la tua emozione, mi hai trasmesso il vero significato del dono: quello della speranza.
Infatti la radice di questa parola non è una corda floscia, bensì una corda tesa tanto che è possibile arrivare fino in cima, come la corda tesa degli scalatori. La speranza per l’uomo è ben radicata nel passato ed è in grado di proiettarlo verso il futuro sconosciuto e funge anche da stimolo per vivere bene il presente ragionando, comunicando, percependo le proprie emozioni ed investendo il proprio tempo nella gratuità.
È proprio questo spirito combattivo che ha sancito il successo della mia vita e della mia longevità interiore ed esteriore.
Ritengo che vivere non significhi dare più giorni alla nostra vita, ma dare vita ai nostri giornii-
Un caro saluto da Alice e dal piccolo Vincenzo.
Lunedì 2 settembre 2019