Savona | LE RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO

«Gli animali e la Bibbia»... L'Antico testamento

e l'interpretazione delle sue diverse metafore

Nei racconti evangelici Gesù utilizza l’immagine dei passeri, venduti al mercato per un soldo, per rivelare l’amore provvidente del Padre nei riguardi dei suoi discepoli...

di Vincenzo Punzo

Animali
Animali

GLI ANIMALI NELLA BIBBIA

CERVO: BELLO E AGILE

Insieme allo stambecco, al daino, all’antilope e al camoscio, il cervo, in ebraico -aggal-, in greco -elaphos- è annoverato tra gli animali puri e la sua carne è ritenuta prelibata e lecita da mangiare. Per tale ragione il cervo ricorre nelle scene venatorie.

Dotato di grande sensibilità ed eleganza, il cervo fiuta da lontano i pericoli ed è solito rifugiarsi con i suoi piccoli in luoghi solitari e tranquilli. Nell’immaginazione comune il -parto delle cerve- è ritenuto un fenomeno misterioso, noto solo a Dio (salmo 29,5-6).

La bellezza e l’agilità del cervo è decantata nella benedizione su Neftali (genesi 49,21) in diversi salmi (Sal 18,34; 42) e soprattutto nel poema amoroso del Cantico dei cantici, in cui la sposa definisce il suo sposo -simile ad un cerbiattolo-.

Resta particolarmente impressa nella memoria l’immagine della -cerva che anela ai corsi d’acqua- (salmo 42,2-3; 63,2), espressione dell’anima che cerca Dio.

PASSERO: ALLEGRO E INDIFESO

La designazione del passero, in ebraico (sippor) in greco (strouthion) volatile cinguettante molto noto nel mondo biblico, è divenuta comune per indicare generalmente gli uccelli di piccole dimensioni: canarini, rondini, fringuelli, ecc Non è certa la designazione specifica del volatile che provocò le cataratte dei tubi (TB 2,3-10). Sappiamo che la carne dei passeri era un cibo poco costoso per i poveri, per tale motivo i passeri erano preda dei cacciatori e merce di commercio.

Nei libri dell’Antico testamento sono attestate diverse metafore venatorie che alludono al passero fragile e indifeso, simbolo della persecuzione subìta dal giusto (L.M.3,52) e della violenza verso il credente che implora la protezione di Dio (Salmo 11-1). Il volo del passero diventa anche allegoria del viaggio del pellegrino (Salmo 84,4) e del gioco dei fanciulli.

Nei racconti evangelici Gesù utilizza l’immagine dei passeri, venduti al mercato per un soldo, per rivelare l’amore provvidente del Padre nei riguardi dei suoi discepoli (MT 10,29-31; LC 12.6).

Vincenzo Punzo

Savona, 6 novembre 2019

Martedì 26 novembre 2019