Savona | LE RIFLESSIONI DI VINCENZO PUNZO
Oltre al valore quantitativo di unità di misura, nella Bibbia i numeri esprimono più frequentemente un valore qualitativo, che dà loro un particolare significato simbolico
di Vincenzo Punzo
I NUMERI
Il significato simbolico della Bibbia
Oltre al valore quantitativo di unità di misura, nella Bibbia i numeri esprimono più frequentemente un valore qualitativo, che dà loro un particolare significato simbolico. Questa precisazione è necessaria, per evitare di cadere in una lettura fondamentalista della Bibbia, limitata cioè al solo significato letterale dei numeri.
Il primo numero dal ricco simbolismo è il sette. In esso è racchiusa l’idea di ciò che è perfetto, compiuto, poiché evoca il compimento della creazione e il riposo della festa (-al settimo giorno- Dio si riposò).
Il quattro è il numero che allude all’universalità e che racchiude tutta la realtà creata: -i quattro angoli della terra- significano tutta la superficie della terra (indicata attraverso i quattro punti cardinali).
Il numero sei simboleggia tutto ciò che è imperfetto, incompiuto e negativo. Si tratta del il numero dei sei giorni lavorativi, che raggiungono il loro compimento nel -riposo- del settimo giorno. A questo significato di incompiutezza alludono pure le espressioni; -un tempo, più tempi e la metà di un tempo-, oppure -un tempo, due tempi e la metà di un tempo-.
Al numero dodici è attribuito il simbolismo della totalità perfetta, come appare nella designazione di abbondanza: pensiamo alle 12 ceste di pane avanzate dopo il miracolo della moltiplicazione. Il quadrato di dodici (12x12) moltiplicato per 1000 (simbolo di universalità) è all’origine del numero 144.000, che nell’Apocalisse indica l’universalità della salvezza e non un numero determinato.
Nel numero quaranta sono simboleggiati gli anni di una generazione, ma anche la durata di un periodo di prova (i 40 giorni di Gesù sottoposto alla tentazione).
Presso gli ebrei i numeri vengono indicati anche nelle 22 lettere del loro alfabeto. Ad esempio il numero 666 corrisponderebbe alle parole -Cesare Nerone-. L’imperatore romano persecutore dei cristiani.
Sant’Agostino amava dire che con le sacre Scritture -Dio non voleva fare dei matematici, ma dei cristiani-.
Informazioni acquisite dai testi biblici
Vincenzo Punzo
Savona, 19 febbraio 2020
Martedì 31 marzo 2020