di Vincenzo Punzo
Siamo soliti festeggiare i compleanni, gli onomastici, gli anniversari di matrimonio, la nascita di un figlio, il giorno del battesimo, quello della laurea, quando si diventa nonni, poi festeggiamo gli avvenimenti storici e politici, come la Festa della Repubblica il 2 giugno, oltretutto questo mese è ricco di oltre 15 tra memorie e solennità religiose.
Tutto ciò è sempre un tempo di bilancio e di verifiche personali, non sempre infatti viviamo i festeggiamenti come un dono, parte di questi avvenimenti elencati sono simili, ma non uguali, sono però uniti da un obiettivo che è quello di ricordare e rivivere momenti importanti che in qualche modo hanno segnato e condizionato la nostra esistenza sia nel bene che nel male: il tutto guidato da una sola regia che si chiama emozione.
L’emozione scaturisce dal vissuto di ciascuno di noi; possiamo fare le nostre scelte, nella vita c’è un tempo per tutto, un tempo per amare, per gioire, per soffrire, per piangere, per sorridere ecc…
Proprio dal tempo così ballerino nasce quella forza che ci permette di dare più senso ai nostri giorni e aprirci alla speranza di un futuro migliore dove l’emozione la fa da padrone.
Nel vivere i vari momenti restano dentro di noi delle regole, non si vive solo di compleanni ed anniversari, ma si attinge da essi forza, coraggio e rispetto per coloro che ci hanno preceduto come i nostri fratelli defunti, a noi il compito di gestire le emozioni che ne derivano.
Questa breve, ma intensa riflessione volge al termine con l’auspicio di riprenderla insieme al più presto.
Vincenzo Punzo
Savona, 4 giugno 2021
Venerdì 4 giugno 2021
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