Le risorse umane, un bene prezioso... e un mare di domande senza risposta

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Savona | DIBATTITO INTORNO ALLA SOCIATRIA

Le risorse umane, un bene prezioso...
e un mare di domande senza risposta

In tutte le scienze sociali, persino nelle speranze portate dalla sociatria, si intravede una fatica immane, quasi un fallimento, innanzi a una fase storica particolarmente critica e senza una soluzione certa come quella attuale...

di Vincenzo Punzo

Vincenzo Punzo, ritratto da Igor Belansky
Vincenzo Punzo, ritratto da Igor Belansky

In tutte le scienze sociali, persino nelle speranze portate dalla sociatria, si intravede una fatica immane, quasi un fallimento, innanzi a una fase storica particolarmente critica e senza una soluzione certa come quella attuale. Il bene prezioso delle risorse umane diventa quindi cruciale, occorre intorno ad un vero e proprio mare di domande senza risposta, di promesse disattese, mantenere vivi e adeguati il confronto e la discussione tra le diverse esperienze e visioni (del presente e del futuro) delle varie esperienze che quotidianamente, sul campo, si trovano a dover affrontare una situazione inedita, incerta, indecifrabile, impensabile... 

Si parla tanto di risorse economiche e ben poco di risorse umane, eppure l’economia non può esistere laddove ci sia un forte calo di nascite, c’è un proverbio che dice: “Chi non semina non raccoglie”.

Infatti, in questi ultimi cinquant’anni, sia in Italia che in Europa, si è puntato di più sull’economia di mercato che sulle risorse umane, lasciando allo sbaraglio migliaia di giovani desiderosi di formarsi una famiglia, avere dei figli e ricambiare l’amore ricevuto dai propri genitori.

Tutta questa grazia ha avuto già un declino intorno agli anni 50-60 nel nord Italia, con pochi matrimoni e poche nascite. Questo vuoto era stato colmato dal flusso migratorio di tanti giovani dal meridione che al nord hanno trovato accoglienza, inserendosi in un nuovo contesto sociale, economico e culturale, le tante giovani famiglie con bimbi hanno fatto rivivere strutture quali gli asili nido, le scuole, i campi da calcio ecc.

Come tutte le storie, con il tempo si ripetono e puntualmente oggi è il meridione a fare i conti con poche nascite e pochi matrimoni, poco lavoro e tanti giovani che emigrano all’estero.

Spesso la soluzione di tali problematiche non proviene dalla politica e dall’economia, ma dai paesi più poveri, oggi con molto piacere siamo noi a accogliere gli stranieri, senza di essi l’Italia sarebbe paralizzata, questi ultimi sono inseriti nel nostro contesto sociale, economico e culturale, nel mondo del lavoro e nelle scuole di ogni ordine e grado dove rappresentano il 12-18% sulla totalità degli studenti.

Inoltre, tutta la mia gratitudine va ai badanti stranieri, essi rappresentano angeli per i nostri cari anziani, sia quelli in casa che quelli nelle case di riposo.

Se lo Stato punta solo all’economia di mercato ci si ritrova in questa situazione: pochi matrimoni, poche nascite e case di riposo piene.

Vincenzo Punzo

Savona, 12 gennaio 2022

Venerdì 14 gennaio 2022

© Riproduzione riservata

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