di Vincenzo Punzo
IL CIBO:
SETTE ALIMENTI BIBLICI
Nella Bibbia sono presenti gli alimenti, a partire da quelli fondamentali: vino, olio, pane, sale, latte, miele, lievito.
Cucinare e consumare cibo sono azioni che fanno pienamente luce sulla dimensione religiosa dell’uomo, il mangiare comprende inoltre un arcobaleno di significati: quando mangiare, dove consumare, il modo di alimentarsi, l’esercizio della convivialità, sono tutti aspetti che racchiudono i molti significati del cibo e di conseguenza dell’agire dell’uomo.
Il Vino
Esprime la cultura di un popolo. Il suo significato è nella storia dell’umanità: per un buon vino è importante la terra buona, il sole, la pioggia, la cura del vignaiolo, la scelta dei grappoli maturi, il pigiarli, il lasciarli fermentare. Il vino non può mai mancare a una festa (vedi le nozze di Cana) ed è un elemento fondamentale della celebrazione eucaristica; lo Spirito Santo si trasforma in vino nel sangue di Gesù che ci purifica da ogni peccato e ci dona la gioia della comunione (il vino sazia ogni sete).
L’olio: la sapienza degli uomini
L’olio porta con sé tutta la saggezza degli ulivi e la sapienza degli uomini. Occupa un posto di primo piano fra i prodotti della terra che manifestano la generosità di Dio, l’albero di ulivo ha una caratteristica particolare, ogni pianta è diversa dalle altre e come gli esseri umani dimostra la sua vecchiaia. Col passare degli anni si incurva, si spacca, si contorce, nel tentativo di resistere al vento, al sole, a tutte le fatiche della vita; non limitiamoci all’uso dell’olio solo per cura del corpo, al quale oggi si dà importanza, più di quanto possa esso evocare la grazia dei sacramenti quali: battesimo, cresima, ordine sacro, unzione degli infermi
Il pane: simbolo di vita
Il pane è un alimento antichissimo che nutre l’uomo ed è insieme al vino, un frutto della terra e del lavoro dell’uomo. La storia del pane, dal chicco alla pagnotta, conquista e racconta il nostro modo di diventare donne e uomini; è un nutrimento base semplice ed essenziale ed è simbolo di vita.
Il sale: il sapore dell’esistenza
Il sale compie la sua missione dopo un lungo viaggio dal mare alle cucine e da sé stesso a una nuova materia, rendendola saporita. Dona sapore alla vita e rimanda anche all’esperienza preziosa di darsi un limite.
Il latte: sorgente di forza
Il latte ha un particolare profumo che ci porta indietro nel tempo, ci accompagna alla rievocazione della scodella della prima colazione, capace di saziare, e fare così il pieno di energia per tutta la mattinata. Il latte ci rimanda anche ad un’altra immagine, quella degli animali che danno latte e di conseguenza al pastore che le cura.
Il miele: fonte di piacere
Il miele appare nell’elenco dei prodotti che descrivono l’abbondanza della Palestina, riconduce alla dolcezza della vita ed è capace di occultarsi dappertutto per regalare piacere.
Attraverso la simbologia del miele si sperimenta Dio con i cinque sensi:
Vista: limpido dorato
Dio è luce per me, prezioso più dell’oro
Udito: ricorda il ronzio delle api
Dio e la sua voce sommessa
Tatto fluido e morbido
Dio non si impone, ma scivola in me
Olfatto: profumo di fuori
Dio il cui profumo è la nostra stessa vita
Gusto: dolce con varie fragranze
Dio, la cui parola è dolce e suadente
Il lievito: forza viva
Il lievito è muffa viva che ci dà la consapevolezza degli errori commessi, ma anche delle enormi potenzialità presenti in noi. Per preparare il lievito, che è fatto di microorganismi, ci vuole molta cura, proporzione giusta degli ingredienti, un tempo di attesa e attenzione continua alla sua crescita. Possiamo paragonarci all’impasto che ha necessità di essere trasformato per essere migliore.
Vincenzo Punzo
Savona, 7 febbraio 2020
Martedì 3 marzo 2020
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