La ceramica di Michela Savaia... mostra personale al Bludiprussia

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Albissola Marina | Inaugurazione sabato 11 maggio ore 18,15

La ceramica di Michela Savaia...
mostra personale al Bludiprussia

L’occasione è il Festival della Maiolica, il luogo della mostra è il Bludiprussia dove, Michela Savaia, esordì nel lontano 1992

di Redazione online

Locandina
Locandina

Riceviamo e pubblichiamo

-------- Messaggio inoltrato --------

Da: Bludiprussia arte bludiprussia.albi@fastwebnet.it

Oggetto: La ceramica di Michela Savaia - mostra personale al Bludiprussia

Cari amici abbiamo il piacere di comunicarvi che sabato 11 maggio ore 18,15,

tra le numerose iniziative previste in quella data ad Albissola Marina,

ritorna al Bludiprussia, con una personale di ceramiche Michela Savaia.

La sua amica Daniela Liaci attrice e regista,

ci introdurrà alla visione della mostra con alcune letture di testi scritti per l’evento.

Paola Grappiolo

Evento mostra inserito nella XIV edizione del Festival della Maiolica

con il Patrocinio del Comune di Albissola Marina

Presentazione e cura di Paola Grappiolo testo critico di Massimo Trogu

Dall’ 11 al 31 maggio 2019

Inaugurazione Sabato 11 maggio h. 18.00 con letture di Daniela Liaci attrice regista

Orari: Mercoledi, Venerdi, Sabato 16.00-19.00 Domenica su appuntamento

L’occasione è il Festival della Maiolica, il luogo della mostra è il Bludiprussia dove, Michela Savaia, esordì nel lontano 1992.

Ma le date non devono trarre in inganno, lei, con la manipolazione della creta e i pigmenti, c’è cresciuta. Molti i suoi incontri con personaggi dell’arte e della cultura che l’hanno formata a iniziare da Rocco Borella e via, via, con Sergio Dangelo, Milena Milani ed altri.

Ora torna ad Albissola consapevole che la ceramica può proporre il linguaggio delle sue esperienze, che attualmente, si intersecano con la scoperta di un suo mondo interiore.

Da -Mosaici e calle Picasso- titolo della storica esposizione ad oggi, la sua creazione di ceramica di tasselli dai toni accesi ed evoluzioni futuriste, si plasma con uno stile più intimista.

Paola Grappiolo

Michela Savaia

Se dovessi riflettere criticamente su questa nuova mostra, rispetto a quanto già scritto in occasione dell’esposizione albisolese del 1998, oggi non avrei da aggiungere altro che la constatazione del consolidamento di uno stile già allora molto personale e riconoscibile, semmai attualmente dilatato in ambiti più ampi. Cromatismo e tendenze verso la sintesi formale e l’astrazione, queste sono sempre le sue linee di riferimento, unite a una notevole abilità tecnica. Quello che però merita ricordare di questi ultimi due decenni sono l’eccezionale sodalizio e il grande rapporto di amicizia e collaborazione di Michela con quella che è stata una delle grandi donne delle arti visive e della letteratura italiana del Novecento: Milena Milani. Proprio nel 1998 avvenne l’incontro e fu subito intenso il rapporto tra queste due donne, in un connubio fecondo che ho sempre considerato come quello che si instaura tra una madre sensibile e autorevole e una figlia amorevole e affascinata. In questi anni con Milena l’artista Michela è cresciuta, in conoscenze, competenze e in sensibilità. Grazie a quindici anni di rapporto intenso, affettuoso e sincero Michela Savaia ha potuto ricevere sempre consigli preziosi e giudizi spassionati e attenti, da parte di una persona straordinaria, per cultura, intelligenza e acume.

Nel 2013 la scomparsa di Milena Milani ha segnato anche l’inizio di un momento di stasi, di riflessione e di raccoglimento per Michela, del quale, forse, solo oggi si intravede la fine. La vita e l’arte allora continuano ad essere dati certi per il futuro e con questa mostra Albisola ottiene di nuovo la presenza attiva di una delle sue più autentiche protagoniste.

Massimo Trogu

Venerdì 3 maggio 2019

© Riproduzione riservata

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