di Vincenzo Punzo
VIVIAMO IN UN GIARDINO AFFIDATO ALLE NOSTRE MANI
Dalla fragilità delle viti dell’uva, alla fragilità della nostra vita, sia l’uomo che la vite respirano la stessa aria, così come tutte le creature dell’eco sistema, entrambi richiedono cura e tanto amore. Se tutto è così bello e importante perché il mondo respira anche un’aria di sofferenza? Forse il nemico numero uno è l’inquinamento ambientale, ma anche l’indifferenza dell’uomo: campagne abbandonate e altre coltivate con troppi veleni per combattere parassiti, animali maltrattati, e tanti bimbi ai quali è negato il diritto di nascere ecc.
Voglio pensare che nel mondo, in Europa, in Italia vi siano delle isole felici e serene, dove ci sia più attenzione per gli indifesi; a preoccuparmi è il bagliore dei riflettori sul benessere che spesso invece nasconde molta inquietudine, è come se ci fosse chi nasce per soffrire e chi per godere anche del benessere altrui.
Il sottoscritto è nato e cresciuto in una delle tante isole felici, nella cascina di famiglia, però bisognava lavorare per mangiare e da subito ho imparato a dividere e condividere tutto con i miei fratelli: dai vestiti al cibo e i bisognosi erano sempre al primo posto. Anche io ho avuto bisogno, precisamente della signora Rosa, della quale si racconta fosse la più povera del paese, questa signora mi ha nutrito con il suo latte e di questa nobile azione ne ho fatto una ragione di vita, cioè quella di volgere sempre uno sguardo verso l’altro.
Vivere in quell’isola serena mi ha permesso non solo di crescere rapidamente, ma anche di vedere e sentire il respiro della natura, è proprio vero che bisogna amare per conoscere e conoscere per amare.
Questi non sono pensieri nostalgici … ma un augurio ai bambini e agli adolescenti di poter vivere una tale esperienza utile e formativa per tutto il proseguo della vita.
Vincenzo Punzo
Savona, 16 luglio 2021
Venerdì 16 luglio 2021
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