di Vincenzo Punzo
Nei prossimi trent’anni un italiano su tre potrà definirsi anziano.
Tutte le fasi della vita sono importanti, quella della terza età richiede più attenzione.
Pur avendo la consapevolezza che la gioventù è un’altra, cosa spesso mi chiedo con quale spirito combattivo posso interagire con i miei anni anagrafici e biologici, a volte la mente dice una cosa, il cuore mi porta altrove, infatti … e vi parlo con simpatia, anche io sono un ragazzo del … 1948. Credo che con l’ingresso nella terza età, superati i 65 anni, si scenda in trincea nella battaglia della vita.
Faccio parte di quella popolazione che la gente chiama vecchi, solo alcuni o per cultura o per educazione, anziché chiamarci vecchi … ci chiama anziani, ma è come sentirsi chiamare zio o nonno da persone con le quali non vi è un legame familiare.
Ricordo inoltre il titolo di una canzone -Il vecchietto dove lo metto- cantata da Domenico Modugno nel 1977, ritengo che le parole abbiamo più o meno rilevanza a seconda di come si pronuncino. Quando si parla di persone della terza età è bene ricordare che esse sono un pozzo di saggezza, che hanno un proprio linguaggio, come quello dell’architettura: basta osservare una statua marmorea, un palazzo storico o uno stemma di famiglia reale, per capirne la storia, proprio come la presenza degli anziani in casa: siano essi nonni o zii ecc.
Mi chiedo: quale messaggio si trasmette ai propri figli e nipoti, quando i nonni vengono portati alla casa di riposo, perché in casa per loro non c’è più posto? Eppure, fanno da baby sitter ai nipoti e molti di loro sono ancora fonte di economia per la famiglia!
Quindi con gli occhi giovani si tende a vedere una persona anziana, mentre invece gli occhi degli anziani ci trasmettono tanta gioventù.
Gli anziani sono un tesoro del nostro passato, del presente e del futuro, perciò lasciamoli vivere tranquilli con i loro hobby e al servizio della società, magari impegnati nel volontariato, credo che i figli abbiano bisogno della presenza dei genitori come i bambini hanno bisogno della presenza costante di mamma e papà.
Riporto una frase di Oscar Wilde -Per riacquistare la giovinezza basta solo ripeterne le follie-.
Vincenzo Punzo
Savona, 12 maggio 2020
Mercoledì 17 giugno 2020
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