di Vincenzo Punzo
8 MARZO FESTA DELLA DONNA
Un omaggio da Vincenzo Punzo a tutte le donne. Un pensiero va a tutte quelle che vivono ancora in schiavitù ed un altro in memoria delle tante donne che hanno pagato con il martirio la propria libertà.
L’uomo, nel suo vivere terreno, è a contatto con tutte le meraviglie che offre la natura, una di queste meraviglie ritengo sia la donna, per le sue qualità e per il dono ricevuto dal Signore che è quello di procreare. Per quanto l’uomo si sforzi di capire o elaborare i carismi della donna, si trova immerso in uno dei tanti misteri della vita, il mistero donna che è intrinseco nella sua stessa natura, quella di crescere e moltiplicare, che va ben oltre una mamma biologica. Dio l’ha ideata, studiata e costruita proprio come compagna di viaggio per l’uomo, sempre pronto ad amare, cominciare, ricominciare dai suoi limiti.
Mia mamma, ad esempio, vedova con sette figli, ha portato avanti la famiglia nell’amore e nel rispetto, dandoci anche una formazione cristiana e con tale visione della donna sento il dovere di ringraziarle tutte, in particolare quelle che hanno avuto un ruolo importante per la mia formazione: la mamma celeste, mia mamma Assunta che mi ha dato la vita ed oggi dal cielo con papà Ferdinando mi protegge, la signora Rosa che mi ha nutrito con il suo latte, le zie, le sorelle, le catechiste, le maestre, le suore, e per ultima Giuseppina, mia moglie e compagna di viaggio da 47 anni.
La donna è una creatura già amata dal Signore, a noi uomini il piacevole compito di custodirla come un bene prezioso, infatti lei è la realizzazione di sé stessa, i suoi carismi sono irripetibili e insostituibili, se poi la vediamo anche nelle vesti di manager, non solo nella famiglia, ma anche nelle istituzioni e nella società, é solo per mettere in pratica le sue ulteriori capacità e volontà, nel contribuire con Dio e con l’uomo a costruire un mondo migliore, e, come tutte le cose pensate ed elaborate da un cuore di mamma, hanno una chiave di lettura diversa, esse arrivano direttamente al cuore dei piccoli e dei grandi della terra. Eppur vero che la perfezione non è di questa terra e non avendo il dono della bilocazione, spesso la donna per eccesso d’amore, volendo fare più cose insieme, ha necessità di demandare ad altri i propri compiti e doveri. Attenzione c’è un proverbio partenopeo che dice: -l’occhio del padrone ingrassa il cavallo…-
Per parlare delle virtù della donna non basta un capitolo, servirebbe un’enciclopedia in chiave volgata, cioè scritta in più lingue.
Ringrazio la mia famiglia che mi ha insegnato i veri valori della vita, non è stato mai nei miei pensieri l’idea di deludere alcuno, in particolare la donna.
Se dovessi simboleggiare la donna con un fiore, utilizzerei certamente la rosa per la sua bellezza, il suo colore e il suo profumo e anche per le sue spine … per far riflettere che nulla è facile.
Vincenzo Punzo
Savona, 24 giugno 2019
Martedì 25 giugno 2019
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