di Antonio Rossello
Guardando con nostalgia certe fotografie dell’epoca, non si può non ricordare la vitalità, ormai perduta, della movida che animava nel Savonese le notti rivierasche, nei ruggenti e mitici Anni ‘60, ‘70, ‘80, fino ancora ai primi Anni ‘90. Una stagione dorata, in cui la nostra provincia era letteralmente disseminata di bar, ristoranti e discoteche, talune piazzate a pieno titolo ai vertici delle classifiche nazionali, senza contendendo il primato ai locali della riviera romagnola.
Impossibile non ricordare il *Gulliver* di Noli, il *Vetronero* di Pietra Ligure, *I Pozzi* di Loano o *Il Covo* di Finale Ligure? Memorabili erano gli intrattenimenti notturni al *Giuditta* o all'*Hacienda* di Borgio, al *Graffiti* o al *Kaos* di Alassio, allo *Scotch* o al *Caligola* di Finale Ligure? Senza poi esimersi di citare il *Domina* di Toirano, il *Moghi* (poi trasformatosi in *Horus*) di Albenga. La precedente è, purtroppo, una lista incompleta delle mete esclusive degli aficionados di allora, che rischiano di deprimersi troppo, paragonando tutto ciò al desolato panorama del divertimento di oggi. Anch’ essi spazzati via dal tempo, dal vorticare compulsivo di nuovi riti sociali, tra gli ultimi locali storici della nostra riviera sono stati costretti alla resa: *La Capannina* di Alassio e lo *Sporting* di Finale Ligure.
Resta dunque una platea nostalgica, fatta di appartenenti alle generazioni dei Baby Boomers degli Anni ‘50/’60/’70, che rimembrano malinconicamente quando le compagnie di teenagers, ma in italiano allora si diceva solo *adolescenti*, assiepate ai tavolini dei bar, delle prime paninoteche, in attesa dei tour per andare a ballare la domenica pomeriggio e poi, una volta cresciuti, anche più volte alla settimana, con un susseguirsi di serate dal martedì alla domenica, anche nei periodi invernali, con tassativo inizio alla mezzanotte.
E sono stati proprio alcuni ex discotecari dal capello oramai grigio, oltre a conoscenti ed amici più o meno attempati, a voler rivivere almeno per una serata il clima di un periodo certamente più spensierato di quello attuale, durante un ritrovo conviviale in un noto esercizio di Pietra Ligure.
L' occasione è stata dedicata ad un ospite d’eccezione, ad uno dei personaggi-icona di quella irripetibile stagione: Gaetano Colletti (foto), in passato affermato barman, e titolare di rinomati locali della riviera, tra i quali il «Bar Liro» di Savona ed il «Boccaccio» di Finale Ligure, con alle spalle molteplici altre significative esperienze professionali dopo il diploma conseguito alla scuola alberghiera, tra cui gli esordi al *Number One* di Celle Ligure e i primi servizi a bordo delle navi passeggeri, non mancando inoltre di avviare per anni varie attività imprenditoriali, come un allevamento di lontre da pelliccia.
La sua caparbietà e tenacia lo spinsero a frequentare diversi corsi di specializzazione del settore, a perfezionarsi, iniziando a viaggiare, cambiando locali, ingaggio dopo ingaggio, molto spesso per cercare di apprendere e accrescere il proprio know-how sui cocktails. Numerose le celebrità che ha conosciuto. Alla fine, la sua irrefrenabile intraprendenza lo ha portato a cimentarsi con nuove avventure alle soglie della pensione, divenendo attivista del «Movimento del Cursillo di Cristianità» della Diocesi di Savona e Noli e del «Club delle 500» di Garlenda. Ulteriormente, contraddistinguendosi per spirito propulsivo, Colletti, dopo un transito quale consigliere presso la «La Casa delle Arti», è approdato al Centro culturale «Il Cenacolo degli Artisti». Una compagine fondata, proprio dopo una recente scissione da «La Casa delle Arti», che ruota attorno ad una figura inossidabile, quale la vicepresidente, Maria Scarfì Cirone, scrittrice e filmaker di chiara fama. Nelle più rilevanti cariche sociali, sono quindi presenti lo stesso Colletti, tesoriere, e Francesco Ottonello, già docente e capitano di lungo corso, presidente, in atto, sia de «Il Cenacolo degli Artisti» di Albisola Superiore e l’«Associazione Amici del Nautico» di Savona. Le due associazioni sono attualmente impegnate in un calendario di iniziative congiunte, tra le quali è imminente la mostra di arti visive «Azzurrità di Mare presso la sede dell’ex Istituto Nautico.
Martedì 22 gennaio 2019
© Riproduzione riservata
1631 visualizzazioni