di Vincenzo Punzo
GITE E PELLEGRINAGGI
Oggi ci inoltriamo in sentieri abbastanza tortuosi, solo un pizzico di fantasia ci può aiutare, infatti ci troviamo a bordo di uno dei tanti pullman di gran turismo che specialmente in estate affollano le nostre città e le nostre arterie autostradali. Questi pullman offrono ogni tipo di confort per i tanti viaggiatori, secondo le necessità del viaggio intrapreso. Ogni viaggio ha il suo carisma: da quello culturale, a quello religioso o sportivo, dai viaggi per gite a quelli per le ferie ecc.
I viaggi religiosi si distinguono fra di essi: semplificando si possono descrivere come gite turistiche, come turismo religioso o come pellegrinaggi.
La gita turistica è un cammino fatto insieme con gli amici per divertirsi, conoscere luoghi diversi e farsi una piccola cultura sui luoghi e i paesi del nostro paese.
Il turismo religioso invece è una gita che ci porta a visitare luoghi santi in cui si cerca di capire e di godere del messaggio che ci viene dagli edifici religiosi, dalle statue, dai dipinti e affreschi lasciati dai nostri avi, per celebrare e suscitare in noi sentimenti di ammirazione e di fede attraverso il ricordo di avvenimenti della storia sacra e dei grandi santi dell’antichità.
Mentre il pellegrinaggio è un partecipare attivamente ad un cammino di conversione verso un luogo santo che ci ricorda e che prefigura la nostra vita proiettata verso la Gerusalemme celeste: il Paradiso. Durante questo cammino si prega Dio Padre che renda sicuro e agevole il nostro passo affinché senza ostacoli ci permetta di arrivare sicuri alla nostra meta e di concederci una vita sana e felice.
Dovendo scegliere, io preferisco quest’ultimo, perché mi dà la possibilità di visitare i luoghi sacri con più attenzione, partecipare alla S. Messa e pregare tutti insieme, possibilmente per tutto il giorno.
Purtroppo, in questi anni ho potuto sperimentare alcuni pellegrinaggi, organizzati dalle varie agenzie di viaggio, nei quali, non avendo una buona guida spirituale, di pellegrinaggio c’era solo il nome.
Per non parlare di quei pellegrinaggi organizzati in alcune aree religiose che offrivano ben poca spiritualità.
Inoltre, spesso per necessità, le gite di paese vengono organizzate all’ombra del campanile e come referente la parrocchia, ma anche su questo si è abbastanza scettici, conosciamo bene l’itinerario della gita dimenticando da dove siamo partiti.
-A volte ci entusiasma più la locandina della marcia che la marcia stessa-.
S.S.Papa Francesco
Vincenzo Punzo
Lunedì 15 luglio 2019
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