di Redazione online
Circolo degli Artisti
Pozzo Garitta, 32 17012 Albissola Marina (SV)
circ. artistialbisola@libero.it
Cari Amici,
da sabato 24 agosto, con inaugurazione alle ore 18, ospiteremo nei nostri spazi di Pozzo Garitta, 32, la bipersonale di Mario Nebiolo e Beppe Rosso.
-Mario Nebiolo, pittore e scultore è nato a Rivoli nel 1956, vive a Savona e svolge attività artistica da più di trent’anni. Da tempo ha iniziato una forma di espressione pittorica assolutamente innovativa e unica nel suo genere che consiste appunto nell’affrontare pareti di roccia, spesso in situazioni degradate dal punto di vista ambientale, o dove comunque sono già presenti segni di intervento umano (tagli di cava, supporti di cemento per contenimento, ecc), allo scopo di dipingere figure umane utilizzando tratto e colore per tirare fuori dalla roccia forme già presenti o immaginabili. Vanno ricordate tra le opere più significative il muraglione di via Din Col a Genova, le opere nelle Cave del Bric del Frate e Pian Cornei nel territorio finalese e la Ferrata degli Artisti nel territorio del Comune di Magliolo, nonché i vari monumenti ai partigiani e ai caduti in alcuni centri della riviera ligure di ponente.
Beppe Rosso, nasce a Torino 55 anni fa. Dopo un percorso di studio, prima al liceo artistico di Torino e poi alla Facoltà di Architettura del capoluogo piemontese. Congedato dopo pochi mesi per motivi di salute, torna in famiglia che nel frattempo si è trasferita prima a Monforte e poi a Sanpèire in Val Varàita. Nel 1996 abbandona la famiglia per una vita di vagabondaggio che lo porta nel 2000 a Finale Ligure, dove vive la sua libertà. Ha esposto a Torino e Toirano-.
In allegato Comunicato stampa e Manifesto/Invito.
Con i migliori saluti
Antonio Licheri
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Comunicato Stampa.
Mostra -La Giornata di uno Scrutatore-
Circolo degli Artisti, Pozzo Garitta, 32 Albissola Marina
Dal 24 agosto all’8 settembre 2019.
Inaugurazione sabato 24 agosto alle 18
Orario apertura tutti i giorni dalle 16 alle 19
-La mostra è l’incontro tra due artisti che, per scelta o per necessità, operano in salita, creano i loro lavori solo dopo aver superato un ostacolo iniziale. L’ostacolo fisico dell’ascesa sulle pareti di roccia è solo una metafora dell’ostacolo più grande che ciascuno di loro ha dentro. È il mettersi continuamente alla prova: una sfida per esistere che si riflette nelle loro opere. Due artisti che, in sintesi, non scelgono mai la strada più breve, evitano i percorsi piani e più facili, scartano le scorciatoie edonistiche e le forme edulcorate dell’arte. Si misurano con una realtà aspra e ruvida per arrivare ad una rappresentazione artistica intensa e, talvolta, dolorosa. Entrambi sono legati ad una pittura basata sulla figurazione, usano supporti precari dai cartoni di Beppe Rosso alle metamorfosi rupestri di Mario Nebiolo-.[image: 11874: r]
-Beppe Rosso in una visione della realtà parte dal basso, dal punto di vista dei -rifiuti-, siano essi materiali, sociali o umani. Ad esempio la sua opera per gli auguri di Natale del 2007, fu la rappresentazione dei resti (avanzi) del pranzo natalizio. Alcune sue nature morte raffigurano più i ritrovamenti dei cassonetti della spazzatura che non la vivacità di un frutto estivo. Queste nature morte che, lui stesso, titola -pop-rustic- molto spesso ricordano i resti delle tavole di Daniel Spoerri, mentre i suoi ritratti e le sue figure rimandano spesso all’opera di Francis Bacon-.
-Mario Nebiolo, oltre al fascino avventuroso della sua pittura rupestre su pareti di cava che coglie nelle pieghe e nei toni della roccia l’opportunità per produrre fantastiche metamorfosi della natura, realizza opere su cartoni ed altri supporti precari che seguono una gamma ricca e variegata di temi e di forme espressive. Dalle nature morte surreali ed oniriche che riproducono i giocattoli della stagione dell’infanzia, alle figurazioni drammatiche che sembrano citare le opere di Munch, fino alla rappresentazione feticistica di scarpe e stivali che, in qualche caso, assumono il senso di grattacieli urbani futuristi. Immagini urbane tra i progetti di Sant’Elia e le scenografie di Fritz Lang per Metropolis-.
Martedì 20 agosto 2019
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